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238 | capitolo quarto. |
Il primo chiasso grande per questa disgraziata relazione lo hanno fatto i liberali, e si capisce, trattandosi di un clericale. Io sono convinta che il chiasso era peggiore del male e che usando prudenza e carità verso un uomo fortemente tentato, bisogna dirlo, verso un giovine in quelle condizioni, si poteva salvare tutto. Invece quegli amici hanno incominciato con imprudenti smentite, quasi solenni, poi hanno avuto una reazione di ferocia più imprudente ancora e adesso Lei sente che intenzioni hanno. Sarà il loro diritto ma questo è il modo di perdere le anime, non di riguadagnarle. Lei dirà: perchè questa donna ci si riscalda tanto? Mi ci riscaldo perchè Maironi, prima, veniva qualche volta da noi e mi ero posta in capo che quel giovane, che pure trovavo un po’ eccessivo, impulsivo, come dicono adesso, un giorno o l’altro sarebbe diventato qualcuno„.
La cameriera fece capolino da un uscio laterale e disse piano al padrone con un sorrisetto sarcastico:
“Ghe xe el signor conte Çeóla„.
“Santi numi!„ brontolò il Commendatore mentre a Soldini sfuggiva un lievissimo sorriso. “Aspetti! Aspetti!„ E accennò alla signora, che si era alzata, di rimettersi a sedere.
“Ah, Commendatore!„ diss’ella, “Lei solo può metterci d’accordo!„