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204 | capitolo quarto. |
bile al quale avrebbe voluto invece venire raccomandato lui.
“Anche l’affare Dessalle„, soggiunse prima di entrare nella stanza del bibliotecario. Il Commendatore fece un impercettibile atto di sorpresa. I Dessalle avevano ereditato dal padre certa lite con un piccolo Stato americano e ottenuto due sentenze favorevoli, ma non erano ancora riusciti a farsi liquidare il credito. La faccenda era entrata nelle vie diplomatiche e occorreva che alla Consulta non dormissero. Tempo addietro, prima dell’incontro di Praglia, Carlino ne aveva fatto parlare al Commendatore dal marchese Scremin, e il Commendatore s’era adoperato a favore dei Dessalle in Roma con il solito caritatevole zelo a cui ogni specie di prossimo più lontano traeva limosinando. Divulgatesi poi le voci scandalose su Maironi e la signora Dessalle, la marchesa Nene, pur tacendo con tutti le proprie angosce, aveva opposto un tale contegno alle effusioni affettuose, alle pressanti cortesie di Jeanne, che Jeanne non aveva osato insistervi; e il Commendatore, un grande silenzioso cinto d’informatori minuti, sapeva tutto ciò. Adesso, all’udire la nuova raccomandazione del marchese per l’affare Dessalle, ebbe un sorriso interno di spettatore savio delle debolezze umane; perchè sapeva pure che a favore di Zaneto erano in giuoco