Pagina:Piccolo Mondo Moderno (Fogazzaro).djvu/213


eclissi. 191

nel chiaro di luna, una gita in barchetta con lui. Chiuse gli occhi, cercò disporsi al sonno e a questo sogno: vedersi nella mente il lago e le montagne di cui non aveva un’idea. Non seppe immaginare che la barchetta, le carezze, la voce amorosa di lui; ma così non le riusciva di dormire. Allora si mise a pensare alla fama che qualche vendicativo, forse uno dei tanti libertini respinti, forse suo marito stesso, doveva averle fatta perchè gli uomini che non la conoscevano, fossero tanto audaci con lei. E pensò pure al discorso di Berardini, al marchese Zaneto, all’uomo politico influente che le sarebbe piaciuto di conoscere per farlo amico di Maironi, perchè gli combattesse le tendenze socialiste che a lei dispiacevano, che le parevano pericolose, non convenienti alla sua natura delicata e mistica, frutto di fantasia. Non un brivido, non una lieve inquietudine le diedero segno che in quell’ora stessa il suo amante vegliava immobile e cupo, fissando uno spettro.