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il gran passo | 73 |
«Sì, mamma.»
Questo professor Gilardoni che viveva a Casarico, da eremita, si era molto romanticamente innamorato, qualche anno prima, della signora Teresa e le si era timidamente, riverentemente proposto per marito, ottenendo un tale successo di stupore da togliergli poi il coraggio di ricomparirle davanti,
«Povero uomo!» riprese la signora Rigey. «Quella è stata una stupidità grande, ma è un cuor d’oro, un buon amico, tenetevelo caro. Il giorno prima che gli venisse quell’accesso di pazzia, mi ha fatto una confidenza. Non te la posso ripetere, e anzi ti prego di non parlargliene se non te ne parla lui; ma insomma è una cosa che potrà, in certi casi, aver molta importanza per voialtri, specialmente se avrete figli. Se Gilardoni te ne parla, pensaci prima di dirlo a Luisa. Luisa potrebbe prender la cosa non come va presa. Delibera tu, consigliati con lo zio Piero e poi parla o non parla secondo la strada che vorrai prendere.»
«Sì, mamma.»
Si picchiò all’uscio, sommessamente, e la voce di Luisa disse:
«È finito!»
Franco guardò l’ammalata. «Avanti» diss’ella. «È ora di andare?»
Luisa non rispose, cinse con un braccio il collo di Franco. S’inginocchiarono insieme davanti alla mamma, le piegarono il capo in grembo. Luisa