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500 | parte iii - capitolo i |
gni. Adesso poi questa idea di non voler andare a vedere tuo marito, in circostanze simili, passa tutti i limiti. — Vuol dire» riprese dopo una breve pausa «che ci andrò io.»
«Tu?» esclamò Luisa.
«Perchè no? Io, sì. Contavo di accompagnarti ma, se non vieni, andrò solo. Andrò a dire a tuo marito che hai perduto la testa e che spero di andar presto anch’io a trovar la povera Maria.»
Mai nessuno aveva udito dal labbro dello zio Piero una parola tanto amara. Fosse questo, fosse l’autorità dell’uomo, fosse il nome di Maria pronunciato così, Luisa fu vinta.
«Andrò» diss’ella. «Ma tu devi restar qui.»
«Niente affatto» rispose lo zio, contento. «Sono quarant’anni che non vedo le Isole. Approfitto dell’occasione. E chi sa che non mi arruoli in cavalleria, io?»
«E così?» disse la Cia a Luisa dopo che lo zio era andato a letto. «Vuol proprio partire anche il mio padrone? Cara lei, per amor del Cielo non glielo permetta!»
E le raccontò che due ore prima egli aveva stralunato gli occhi e piegata la testa sul petto; che chiamato da lei non aveva risposto; che poi