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il savio parla | 495 |
«Bisognerebbe forse pregare», osservò il Gilardoni, senza muoversi. «Bisognerebbe forse domandare agli spiriti se confessano Cristo.»
«No no no no no» fece sottovoce Luisa, negando, anche con la mano, ostilmente. Il professore prese la candela in silenzio.
Ritornando a Oria Luisa salì al cancello del Camposanto. Vi appoggiò la fronte, gittò verso la fossa di Maria un soffocato addio e ridiscese. Giunta sul sagrato andò ad affacciarsi al parapetto, guardò giù il lago addormentato nell’ombra. Stette lì alquanto lasciando andar il pensiero per la sua china. Posò i gomiti sul parapetto, si piegò, si appoggiò il viso alle mani sempre guardando l’acqua, l’acqua che aveva preso Maria. Il suo pensiero veniva pigliando una forma precisa non dentro a lei ma laggiù nell’acqua. Essa lo considerò. Morire, finire. Lo conosceva, lo aveva veduto ancora questo pensiero guardando nell’acqua, così, molto tempo addietro, prima di cominciare le evocazioni col professore. Poi era scomparso. Adesso ritornava. Era un pensiero dolce e pietoso, pieno di riposo e di abbandono, pieno di pace. Faceva bene di starlo a guardare poichè anche la fede negli spiriti era perduta.