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{RigaIntestazione||per il pane, per l'italia, per dio|371}}
incominci a udire la voce Sua! Nelle mie lettere non ho mai toccato questo punto per sentirmi troppo inetto a parlartene degnamente, efficacemente. E ora lascio che Iddio ti parli nella bambina, torno nel mio silenzio. Sappi soltanto che ascolto palpitante, che prego e spero.
Posso io dirti quello che sento per Maria? Chi potrebbe dire questa commozione, questa tenerezza immensa, questo desiderio che mi strugge di tenermela almeno un momento, un solo momento sul cuore? Credi tu che io possa attendere fino a novembre? No no no, scriverò appendici, copierò, monterò qualche guardia per altri ma verrò a Lugano prima! Coprila di baci per me, intanto, dille che Papà ha sempre nel cuore la sua Ombretta e che la benedice, domandale cosa le farebbe piacere ch’io le portassi e poi scrivimelo senza pensar poi troppo alla mia povertà.
Ti abbraccio, Luisa mia, con l’anima.
Franco
Franco a Luisa.
24 settembre 1855
Finalmente! Da quando sei partito io desiderai sempre, che tu toccassi quel punto. Come mi sarò spiegata, quella notte, nella mia commozione dolorosa? Come mi avrai inteso tu nella tua? Da mesi e mesi sento il bisogno di parlarne con te e non l’ho fatto mai per mancanza di coraggio.