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ore amare | 331 |
ad un altro concetto. Perché religiosa mi sentivo anch’io moltissimo. Il concetto religioso che mi si veniva formando sempre più chiaro nella mente era questo, in breve: Dio esiste, è anche potente, è anche sapiente, tutto come credi tu; ma che noi lo adoriamo e gli parliamo non gliene importa nulla. Ciò ch’egli vuole da noi lo si comprende dal cuore che ci ha fatto, dalla coscienza che ci ha dato, dal luogo dove ci ha posto. Vuole che amiamo tutto il bene, che detestiamo tutto il male e che operiamo con tutte le nostre forze secondo quest’amore e quest’odio, e che ci occupiamo solamente della terra, delle cose che si possono intendere, che si possono sentire! Adesso capisci come concepisco io il mio dovere, il nostro dovere, di fronte a tutte le ingiustizie, a tutte le prepotenze!»
Più Luisa procedeva nel definire ed esprimere le proprie idee, più si sentiva contenta di farlo, di esser finalmente sincera, di porsi con franchezza sopra un terreno proprio e fermo; più si spegneva dentro di lei ogni sdegno contro il marito, più le saliva nel cuore una tenera pietà di lui.
«Ecco», soggiunse, «se si trattasse solamente di questo dispiacere circa la nonna, non credi che avrei sacrificato mille volte l’opinione mia piuttosto che affliggerti? Bisognava bene che ci fosse sotto qualche altra cosa. Adesso sai tutto, adesso l’anima mia l’ho messa nelle tue mani.»
Ella lesse sulla fronte di suo marito un dolor