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ore amare 321

messo di prenderti il suo stivale.» Ella fece che Maria giungesse le mani e recitasse questa filastrocca guardando comicamente il soffitto:


Caro signor bisnonno benedetto,
Questo stival, se Lei non se lo mette,
Lo doni alla sua Ombretta,
Che aspetta con gran fretta
Un paio di scarpette
E Le scocca su in cielo un bel bacietto
Alla pianta del piede con rispetto.


Venne poi una poco riverente fantasia come ne nascevan tante nel cervello di Luisa, una bizzarra storia dell’angioletto che lustra gli stivali in Paradiso e che un giorno, per voler pigliare senza permesso un pezzetto di pan d’oro, aveva lasciato cadere sulla Terra lo stivale del bisnonno. Maria si rasserenò, rise, interruppe la mamma con cento domande sul pan d’oro e sullo stivale rimasto in Paradiso. Che ne farebbe di quello il bisnonno? La mamma le spiegò che il bisnonno lo avrebbe applicato per di dietro all’imperatore d’Austria onde buttarlo giù dal cielo, se ve lo incontrava.

In quel momento entrò Franco.

Luisa vide subito che gli occhi e la fronte segnavano tempesta.

«Dunque?», diss’ella. Franco rispose concitato: «Metti a letto Maria».

Luisa osservò che aveva tenuta la bambina alzata per aspettarlo, perché stesse un po’ con lui. Franco replicò «ti dico di metterla a letto» tanto aspra-

Piccolo mondo antico. 21