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l'asso di danari spunta | 269 |
s’immaginò ch’ella piegasse con dolore alla volontà di suo marito. «Oh senta» diss’egli, volto a Franco «Se ci fosse la guerra, capirei; ma così, se dà una tale afflizione a sua moglie per ragioni economiche, ha torto!»
Luisa, tenendosi sempre al collo di suo marito con un braccio, agitò in silenzio l’altra mano verso Gilardoni per farlo tacere.
«No, no, no» mormorò, ricongiungendo le braccia intorno al collo di Franco «fai bene, fai bene» e perchè il Gilardoni insisteva, si staccò da suo marito. «Oh, ma professore!» diss’ella scotendogli le mani incontro «se glielo dico io che fa bene di partire, se glielo dico io che sono sua moglie! Ma caro professore!»
«Oh infine, signora!» proruppe il Gilardoni. «Bisogna poi anche sapere....»
Franco stese impetuoso le braccia verso di lui, gridò: «professore!»
«Fa male!» gli rispose questi. «Fa male! Fa male!»
«Cosa c’è, Franco?« domandò Luisa, meravigliata. «C’è qualchecosa che io non so?»
«C’è che devo andar via, che andrò via e non c’è altro!»
Maria s’era svegliata di soprassalto a quel grido di suo padre: «professore!» Poi, vedendo la mamma così agitata, si dispose a piangere. Finalmente scoppiò in lagrime dirotte: «No papà, no via papà, no via papà!»