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Per arrivare ai poderi in riva al fiume, bisognava prima passare dall’orticello della vedova; ma il prepotente non se ne fece scrupolo: aizzò i suoi cagnacci, calpestò, devastò tutto il bell’orto, buttò a terra la donna e la malmenò; e perchè i bambini piangevano, stringendosi attorno alla mamma, e cercavano di difenderla, ferì anche i piccoli innocenti e tagliò loro le manine.

Allora, quelli che avevano i poderi presso al villaggio ed anche quelli che li avevano di là dal fiume, indignati per tanta barbarie, si unirono tutti contro il prepotente.... e stanno ancora picchiandolo adesso che parliamo.

E il nostro contadino?

Si ha un bell’amare la pace, e inghiottire amaro e sputar dolce per anni, e sopportare con pazienza le ingiurie e le umiliazioni: viene il momento che, se non s’ha un fucile, ci si contenta d’un buon bastone o magari delle unghie; ma non si può star a guardare dalla finestra una strage simile.

Chi sarà stato alla finestra, senza dar una mano ai fratelli contro ai barbari, non sarà poi aiutato da nessuno se un giorno i barbari si rimbocchino le maniche e si rifacciano dalla sua parte.


VII.

.... E COME NON ANDÒ


Sapete meglio di me chi sia il vicino prepotente e chi sia il contadino.

Austriaci o Germanici sono tutti prepotenti a un modo: hanno voluto la guerra per comandare in