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86 | il cuore del passero |
in diverso modo che io vidi un cavallino puledro giovaneggiare in mille salti accanto alla giumenta piena di guidaleschi, la quale guardava il suo nato con occhi pensosi. Anche per lui il padrone a suo tempo avrebbe preparato la soma.
Il passero fece ancora una volta: ci, ci.
- Ma si sveglia il sornione: si vede che sa che tu sei tornato e ti fa festa! - disse la mamma.
- No, mamma: avete fatto male a chiudermi in collegio, - dissi come conclusione di un lungo discorso. - Avete fatto male: i miei anni di libertà non me li potete più dare indietro!
- Va là, figliuolo, o dentro o fuori, - disse ella tranquillamente, - è tutto un collegio. Almeno così ora hai da vivere.... e da provvedere alla tua vecchia mamma!
- Così è, così è! Meno male! - io le risposi e le diedi la mano e lasciammo la stanzetta terrena che era buia oramai e salimmo le scale interne che conducevano alle stanze.
Nell'anticamera, dove era appeso il passero, batteva bene il sole tuttavia.