Pagina:Piccole storie del mondo grande - Alfredo Panzini - 1901.djvu/348

336 le viole

beneficio del sole non si sarebbe levato. Ella sarebbe dunque andata fuori a passeggiare, dopo tanto tempo, per un bel viale di platani che conduce presso la riva del mare e pian piano sarebbe arrivata insino alla riva del mare.

Lungo le siepi ella guarderà se scopre qualche viola e se vi saranno, le raccoglierà e le riporrà in una busta ben forte, e le manderà al suo figliuolo, il quale gli è rimasto solo di una famiglia numerosa e lieta un tempo: oggi dispersa.

Certo suo figlio abita assai lontano, ma il vapore oggi ci mette appena una notte a correre le distanze di cento e cento miglia, e dato il caso che su la busta che contiene le viole non pongano dei pesi troppo gravi, domattina potranno arrivare in casa di lui ancor fresche e vive, tanto che, se gli verrà il pensiero di metterle in un vasetto, potranno ancora riprendere vigore, le viole nate dalla terra del paese dove egli è nato, raccolte dalla mano della sua mamma, in questo bel giorno di primavera.

Tali sono i pensieri dell'ava in quel giovine mattino: pensieri lieti e piacevoli.

Però ne sopraggiunse uno non lieto per la salvezza delle viole, messaggere dell'invio-