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il cinabro rivelatore 325


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A mezzodì Paolo entrò nel salotto di donna Felicita. Lo rodeva una sorda impazienza. L'ostinazione della zia a non manifestare i suoi entusiasmi se non a mezzogiorno preciso, lo aveva messo di molto malumore.

Ora donna Felicita, seduta su la sua poltrona, era riposatissima delle fatiche della vigilia.

- Adesso prenderai il caffè con me, vero?

E con una calma che contrastava con l'agitazione del giovane, versava dalla chiavetta della macchina l'aroma nero bollente nelle tazzette di porcellana.

- Tu non ci vuoi lo zucchero, vero?

- Ma insomma, zia, deciditi, - scoppiò Paolo, - che impressione ti ha fatto Irma?

- Buonissima....

- Ma lo dici con una calma, con una calma disperante....

- Ma come vuol che lo dica?

- Con più entusiasmo.

- Buonissima, buonissima, - ripetè la zia senza accelerare però le vibrazioni della sua voce.