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264 | la bicicletta di ninì |
Più presso la villetta venivano poi incontro la nonna e la mamma e, dopo cena, quando i grilli cominciano i loro striduli lamenti per la campagna, il signor Alberto faceva al figliuolo un po' di ripetizione di latino; se non che da qualche tempo si avvedeva, con sua meraviglia, come Ariovisto, Vercingetorige, Labieno erano andati a dormire e si parlava invece di gite in bicicletta, di scommesse e di corse, nonchè di sterzi, pedali, catene, ove Ninì sfoggiava un'erudizione profonda.
- Perchè, babbo, non compri una bicicletta anche per te.... e per la mamma, - saltò su una volta a dire. - Sai quante belle gite si farebbero insieme?
- E per la nonna niente? - disse una voce, in suono di pacato rimprovero.
- Oh, anche per la nonna, non è mica vecchia la nonna, è vero, papà?
*
Un vespero - era la luna piena e grande come il fior dell'elitropio, e pareva ondeggiare al confine del cielo, e la diligenza era in ritardo - il signor Alberto spingendo l'occhio non vide quel folletto di Ninì precipitarglisi contro, e per quel senso che all'uomo