Pagina:Piccole storie del mondo grande - Alfredo Panzini - 1901.djvu/238

226 i tre casi del signor avvocato


Però, nel nostro caso specifico, il pessimismo del signor avvocato era bonario, venezianamente umile e arguto, senza propositi e senza ribellioni tragiche.

Solo pensando alla moglie ed ai figli, gli occhi si inumidivano e, voltando in su lo sguardo verso la Madonnina del Duomo, così placida, così buona, così lontana, gli venivano alle labbra i famosi versi del Filicaia:

E tu 'l vedi e 'l comporti,
E la destra di folgori non armi,
O pur gli avventi a gl'insensati marmi?

La Madonnina, lassù in alto, non rispondeva nulla alla fiera apostrofe, anzi, così com'ella si sta, con le mani allargate, pareva dire: “Io non ne ho colpa!„ e nel suo dialetto milanese: “mi ghe n'impodi no!„ Miglior consiglio era forse di andare nei caffè a recitare tutta d'un fiato quella sfolgorante canzone.

Il professore, nei tempi remoti della scuola, gli dava dei bei dieci per la forbita recitazione: possibile che quei forti mangiatori di risotto e di busecchie non si fossero commossi a sentirlo cominciare:


E fino a quanto inulti
Fian, Signore, i tuoi servi? -