Pagina:Piccole storie del mondo grande - Alfredo Panzini - 1901.djvu/227


e della signorina y*** 215


- Un bell'originale, in fede mia, - diss'ella.

- Eh, un pochino. Peccato, perchè dava più mancie lui di tutti gli altri avventori.


*


La signorina Y*** è in gran da fare come ognuno può vedere. La padrona di casa la aiuta a riempire i bauli, le valigie, a metter a posto cappellini, gale.

Hanno suonato alla porta.

- Chi è?

La padrona è corsa ad aprire ed ha portato alla signorina Y*** un biglietto stemmato dove è scritto: Capitano cavalier Fabio Raimondi.

- Capitano cavalier Fabio Raimondi? - disse la signorina leggendo, - io non lo conosco; - ma poi ci pensò un poco e si ricordò che Raimondi era il nome spauracchio e così fieramente inviso al signor maggiore. Che voleva adesso costui? Pregò la padrona di riferire che in quel momento non era in grado di ricevere. La padrona fece l'ambasciata; ma tornò dicendo che il signor capitano veniva per parte del signor X***, e che l'oggetto della visita non ammetteva dilazione.