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170 | nella terra dei santi e dei poeti |
congratulazioni per l'abilità non comune con cui, da sola, dirigeva il suo albergo. Ella rispose così press'a poco: “Siamo due sorelle e due fratelli. Nostro padre, che ha negozio anche di caffè e di salumeria, ci ha abituati a tutto. Noi facciamo i migliori salami e prosciutti di tutta l'Umbria e ne mandiamo perfino a Roma. Quando viene l'autunno, si lavora tutti quanti siamo in casa nella carne suina e non con le macchine chè non vien bene, ma con le mani.„
- E anche lei lavora nella carne suina con le mani? - chiesi io.
Ella levò il sipario delle palpebre che coprivano quelle languida pupille di viola, mi avvicinò al volto le affusolate mani di marchesa, e disse:
- Anch'io lavoro nella carne suina!
*
Mi assicurava quel signore, nostro commensale, che ad Assisi tutti vivono su san Francesco e su santa Chiara. Egli ne era indignatissimo. - Vedrà domani, quando vorrà visitare il convento di San Francesco...., i ciceroni, i mendicanti, le guide....! Non si