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150 | nella terra dei santi e dei poeti |
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La valle fonda entro cui scorre il fiume, era già piena d'ombre e il grazioso passeggio e il giardino ombrato che precedono la città di Tolentino ci invitarono a fermarci lì.
Alcuni placidi e garruli uomini, di compiuta età, sedevano sul muricciolo e ci accolsero cortesemente come si accoglie nunzio che veloce viene in luogo romito da terra lontana. Parlavano gaiamente di cose passate e ricostruivano al vivo la presa di Ancona, la venuta di Fanti e Cialdini: Lamoricière, Pimodan: che era una ricostruzione della loro vita.
- La battaglia di Castelfidardo avrebbe dovuto succedere qui, ma noi si era stanchi e Cialdini non ci potè più tirare avanti. E sapete dove dovea succedere? Proprio qui vicino al castello dell'Arancia: non l'avete visto, a cinque miglia di qui, quel castello? - così diceva l'uno e l'altro di quei vecchi.
- Quel castello grande in quel prato, vicino al Chienti?
- Sì, quello!
- E sapete, è vero, - disse uno, - che lì ci fu del 1815 per tre giorni la battaglia tra il