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126 | nella terra dei santi e dei poeti |
menavano i loro buoi: grevi i buoi, grevi i villani, e ci accompagnammo con loro, i soli che per la via incontrammo. Non erano di Recanati, ma di oltre: di Montefano, se non erro.
Domandarono chi eravamo noi e dove andavamo, e noi dicemmo che viaggiavamo il mondo per divertimento. Ci guardarono con occhi che significavano: "Dovete essere ben matti, se dite il vero, a faticare tanto per divertimento!" Con le parole dissero poi questo pensiero: - Noi invece viaggiamo perchè bisogna far così per empirci lo stomaco; per divertimento staremmo fermi.
Domandai poi se si erano divertiti alle feste di Recanati. - Alle feste si diverte chi ha soldi, - rispose uno di coloro, e, la risposta mi parve vera. Allora gli domandai chi era questo Leopardi a cui si facevano tante onoranze.
Mi fissò di traverso con sospetto, ma io rimasi calmo e gli feci capire che nella mia qualità di ciclista che gira il mondo, mi era permessa una certa ignoranza delle cose che avvengono in un paese perduto com'è Recanati. Allora i suoi occhi si rivolsero in dentro quasi cercando un'idea, e l'idea venne e mi parve felice più di molti savi discorsi di eruditi e di critici.