Pagina:Piccole storie del mondo grande - Alfredo Panzini - 1901.djvu/129


All'Aspio - Frati e monache 117

glese; e anche a lei, signor ingegner Y***, che fa press'a poco lo stesso ed è animato dai medesimi sentimenti, mando da queste terre ridenti, cullantisi nel classico dolce far nulla, il più ossequioso dei miei saluti!


*


- Sai tu dove faremo la colazione noi? - disse il Pasini.

- Qui ad Ancona, - diss'io.

- No: all'Aspio: vedrai bel luogo.

E volgemmo le spalle al mare e ci internammo fra le colline, finchè giungemmo all'Aspio. Il quale è un piccolo fiume che ad un certo punto si insena in una vallicella ombrosa ove sono sorgenti di acque minerali, che dicono molto benefiche per chi soffre di visceri. Da poco, anzi, vi è sorto uno stabilimento che sa ancor della frescura della calce. Presso alle sorgenti molti placidi frati offrivano i loro calici purgativi a molte pingui monache e novellavano al rezzo. Più tardi, alla mensa comune, quei religiosi, dopo averci guardato con sospetto, finirono coll'ammansarsi con noi: tanto che l'ottimo Pasini cominciò a far loro la storia della bicicletta dai più remoti tempi sino ai nostri