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indicate certe località, ove era necessario costruire un ponte per la traversata del Tevere. Occorre ora che ci occupiamo in modo più completo dei ponti, e delle strade che vi si collegano direttamente.
Dicemmo già, che la posizione dei ponti doveva essere più specialmente determinata dall’importanza delle contrade opposte, che meritano un immediato collegamento; e in generale dalla condizione che i ponti riescano bastantemente prossimi uno all’altro nel grosso abitato della città. Questi criteri ci sono parsi opportunamente seguiti nel disegno del piano regolatore, come si rileverà dalle seguenti indicazioni.
I ponti nuovi sarebbero sei. Il primo presso Porta Portese, ha per iscopo di collegare il quartiere del Testaccio alla nuova stazione ferroviaria di S. Cosimato, Il secondo alla Regola, serve ad unire questo Rione colla parte più popolosa del Trastevere. Il terzo, a metà delle vie Giulia e Longara, pone in diretta comunicazione il Rione Parione ed il nuovo quartierino Gianicolense. Il quarto all’Orso, mette al quartiere in Prati di Castello dalle contrade circostanti alla Piazza Agonale, Il quinto al Popolo procura un altro accesso allo stesso quartiere in Prati. Il sesto finalmente serve al passaggio dal Borgo Flaminio alla Piazza d’Armi. Gli altri sei Ponti esistenti si conservano tutti perchè sono utilissimi anch’essi. Di fatti il Ponte Rotto, da ricostruirsi in modo, che lasci libero il deflusso dell’acqua nei due rami dell’Isola Tiberina, serve opportunamente a legare il Trastevere ai mercati presso la Bocca della Verità, e alle grandi vie che vi si accentrano. Il ponte Quattro Capi pone in relazione il Tra-