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pola e le due cupolette restano interamente occulte; vale a dire rimane nascosto il più bello» ecc.
Vero è che l’atterramento delle fabbriche fra i due Borghi implica quello dell’ospizio dei Convertendi, alla costruzione del quale ebbero parte gli illustri architetti Lazzari e Peruzzi. Ma la Commissione ha considerato che un piano regolatore di Roma non può omettere la proposta di quelle opere, che si collegano alla dignità e all’appariscenza dei suoi più insigni monumenti; la esecuzione delle quali però non essendo urgente, ma soltanto decorosa, e tuttavia dispendiosissima, può rimandarsi a dopo che siasi provveduto ai tanti bisogni che incalzano.
Via d’Aracoeli ridotta a Largo innanzi al Campidoglio
La considerazione, colla quale abbiamo chiuso il precedente articolo, ma temperata dalla riserva istessa, è quella che ha indotto la Commissione, per iniziativa del proprio Presidente, a suggerire ciò che le sembrò una omissione del piano regolatore; la mancanza cioè di un grandioso accesso al Campidoglio, che permetta allo sguardo di abbracciarne anche a distanza l’insieme. La via d’Aracoeli tagliata obliquamente fa sì, che non si scuopra il complesso delle fabbriche architettate dal Buonarroti a decorazione della piazza Capitolina, fino a che non si giunga sulla piazza d’Aracoeli; ed anche quivi si è già così vicini al piede del colle, che la cresta della cordonata di ascesa proiettata sul fondo nasconde tutto il basamento del palazzo Senatorio. L'ef-