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Nel piano è anche segnata una correzione con parziale ampliamento della via della Maddalena.

E finalmente si provvede ad una traversa necessaria fra la via della Chiesa Nuova e il Lungotevere, profittando del vicolo dei Matriciani, di un ramo del vicolo di Monte Giordano, e del vicolo dell’Avila tutti allargati, e aprendo un varco fra le case incontro la via della Chiesa Nuova.

Qualche altra rara e parzialissima correzione, e qualche compimento di strade già allargate in parte, come il vicolo Brunetti, la via del Corallo, il vicolo Sora, la via della Lupa, la via della Pigna, costituiscono le ultime proposte del piano regolatore. La Commissione non poteva non approvarle; che anzi stimò opportuno studiare, se per avventura qualche altra non se ne avesse a suggerire. Essa si preoccupò specialmente della convenienza di allargare la via dei Coronari; ma si persuase non essere ciò necessario, visto che si verrebbe a costituire un’altra arteria fra il Lungotevere e la via di Panico protratta fino al circo Agonale. Ugualmente rinunciò a far segnare nel piano, l’allargamento delle vie Macel de’ Corvi, Giulio Romano e Torre de’ Specchi, poichè a prossimità si troverebbe l’arteria che dalla via degli Astalli deve condurre alla piazza Montanara. Però si avvide, che fra la prosecuzione della via Nazionale da una parte, la riva del Tevere presso la Regola e la via Giulia dall’altra, si lasciava una zona troppo vasta e popolatissima, senza una strada almeno sufficiente al transito longitudinale; e poichè la traccia di questa strada è naturalmente, indicata dalle attuali vie della Pescheria,