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contrade della città stessa. Queste vie peraltro, che per essere limitate alle sole necessarie, costituiscono l’ordito di una rete a larghe maglie, comprendono vaste zone della vecchia città, alcune delle quali di difficile circolazione, pel poco ordinato andamento di angustissime strade. Ove questo sconcio si presenta più grave, il piano provvede colle correzioni, con parziali allargamenti, con aperture anche di qualche tratto di nuova via: però accontentandosi di sezioni stradali larghe fra gli otto o i dieci metri, secondo le circostanze dei luoghi.

A questa categoria appartiene il proseguimento della via dei Cestari, che pone in buona comunicazione le piazze delle Stimate e di S. Nicola a’ Cesarini, colla piazza Paganica, e che coll’allargamento della via della Reginella procura un accesso al nuovo quartiere del Ghetto.

Parimenti, e all’altro capo del detto quartierino, si dà un altro accesso allargando il vicolo della Tribuna di S. Maria in Campitelli fra la piazza di questo nome e i Portici di Ottavia isolati.

Il Campo Marzio non ha buone vie quantunque centralissimo; tuttavia, accontentandosi di qualche correzione alla via di Campo Marzio nel suo sbocco sulla piazza in Lucina e nella fronte contigua della piazza stessa, si crede necessario compiere una linea in senso normale alla prima, coll’aprire il fabbricato incontro la via delle Convertite; e così per la via della Vignaccia, corretta in qualche punto, raggiungere la via dei Prefetti.

La via del Leone fra la piazza in Lucina e la piazza Borghese si vuole pure correggere e rettificare, specialmente al suo ingresso, essendochè il movimento è divenuto importante fra la via Frattina e la via del Clementino.