Pagina:Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione.djvu/8

4

del Babuino e di Ripetta, la Giulia1, la Paolina, l’Alessandrina, la Bonella, quella d’Ara-Coeli e la Gregoriana. Quando poi Sisto V, pontefice di forte intelletto, affermò il principato civile contro le fazioni feudali, un nuovo e potente sviluppo edilizio fu impresso a Roma per opera di lui; e in meno di cinque anni furono aperte e sistemate2 le Vie Felice, Sistina, Quattro Fontane, di Porta Pia, di Santa Maria Maggiore fino a Santa Croce in Gerusalemme, di Porta S. Lorenzo, la Merulana e lo stradone di S. Giovanni, le Piazze del Laterano e dell’Esquilino; senza dire della costruzione dell’acquedotto Felice, degli imponenti edifizi e degli abbellimenti, di cui allora fu arricchita la nostra città. Venendo poi



  1. È notevole la seguente iscrizione lapidaria murata nella casa in via Banco S. Spirito sopra la porta al civico N. 32, la quale oltre al ricordare il senso di una celebre frase attribuita al bellicoso Pontefice, con una parola dipinge quale fosse allora la viabilità di Roma:

    ivlio. ii. pont. opt. max. qvod. finib.
    ditionis. s. r. e. prolatis. italiaq.
    liberata. vrbem. romam. occvpatae.
    similiorem. qvam. divisae. patefactis.
    dimensisq. viis. pro. maiestate
    imperii. ornavit.

    dominicvs. maximvs. aediles. p. c. mdxii.
    hieronimvs. picvs.
  2. Nell’attico sopra l’acquedotto dell’acqua Felice che attraversa la via di S. Lorenzo, si legge la seguente iscrizione:

    sixtvs. v. pont. max.
    vlas. vtrasq. etc ad. s. mariam.
    maiorem. et. ad. s. mariam.
    angelorvm. ad. popvli.
    comoditatem. et. devotionem.
    longas. latasq.
    sva. impensa. stravit.
    anno. domini. mdlxxxv. pont. i.