Pagina:Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione.djvu/46

42

che. Un’altra circostanza assai favorevole assicurerebbe sempre più lo sviluppo del quartiere industriale, ed è l’impianto della grande stazione ferroviaria, che il governo è determinato di fare in Trastevere presso la porta Portese, e che sarebbe separata dal Testaccio soltanto dal Tevere, della quale abbiamo dato cenno parlando del quartiere alle falde del Gianicolo. Molte delle merci provenienti dalla linea maremmana farebbero capo a questa stazione, e breve se ne renderebbe il trasporto ai magazzini ed agli opifici, o coi carri a trazione animale pel ponte che il piano segna fra il quartiere e la porta Portese, od anche a trazione meccanica spiccando dalla stazione un binario di ritorno, che con un altro ponte ferroviario traversasse il Tevere a circa metri 460 sotto corrente del ponte stradale, e si rilegasse alla linea principale diretta alla stazione di Termini, percorrendo la zona di terreno destinata ai magazzini generali. In tal modo questa linea di congiunzione, assieme alla linea maremmana, e all’altra discendente da Termini, formerebbe uno di quei triangoli ferroviari, che sono riconosciuti i più adatti per la economia dei passaggi dei treni da una ad altra diramazione della linea di corsa.

Questa è l’idea che ha guidato l’autore del progetto, e che presiedè alla distribuzione generale del quartiere al Testaccio. In quanto ai particolari ce ne riferiamo al disegno, e ci basti dare le seguenti indicazioni. La parte che prospetta sullo stradone di Porta S. Paolo è data alla fabbricazione, ha una superficie di circa dodici ettari, e serve ad alloggiare sei mila persone. La parte lungo il fiume è destinata ai magazzini generali, agli