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fine sono state proposte: ora non possiamo fare a meno di osservare, come il quartiere Esquilino, a cagione dell’argine ferroviario, rimanga separato dall’opposto quartiere del Castro Pretorio, e specialmente dalla via suburbana Tiburtina, importantissima per il tramway a vapore, per le cave dei materiali da costruzione, e per l’accesso al grande Cimitero della città. Non vi è altra comunicazione verso questa parte, che il cavalcavia di Santa Bibiana ormai compiuto, largo met. 15, lungo met. 33. Quest’unico passaggio riuscirà un giorno affatto insufficiente; ed è a nostra notizia che l’ufficio tecnico aveva proposto il cavalcavia a tre fornici, ma che l’Amministrazione comunale d’allora decretandone l’attuazione, per economia di spesa, volle che si sopprimessero i fornici laterali. La Giunta, nell’esaminare il piano regolatore, raccomandò all’ingegnere Direttore di studiar modo di correggere il difetto, o ampliando l’attuale passaggio, o proponendone un secondo. Ed egli facendo rilevare, che un passaggio sotto la ferrovia, più a Nord, non sarebbe stato praticabile, perchè la piattaforma della stazione ha una larghezza di ben 240 metri; che l’aggiunta di due fornici laterali al cavalcavia di Santa Bibiana non potrebbe non riuscire deforme, ora che fra le luci non è più possibile lasciare delle pile sottili, ha trovato che l’unica soluzione sarebbe di costruire, a suo tempo, un altro passaggio, ugualmente di 15 metri, in prosecuzione del viale Manzoni sotto la ferrovia, che in quel punto ha la sola larghezza occorrente ai binari d’arrivo. E la Commissione convenendo in tale proposta ritiene, che nel piano regolatore debba essere disegnato questo secondo cavalcavia.