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sione stima si abbiano ad adottare, perchè esso riesca più completo, e in tutto conforme alle massime espresse di sopra. Noi passeremo ora a descriverlo con quell’ordine e con quella chiarezza, che si potranno maggiori, facendo un’esposizione ragionata dello scopo, che con ogni singola opera si è inteso di raggiungere, ed esprimendo i nostri pareri, e le nostre proposte.


Quartiere al Castro Pretorio e terreno per la Caserma

di un Reggimento di Artiglieria


Il piano del quartiere di abitazioni al Castro Pretorio fu approvato dal Consiglio Comunale nella seduta dei 27 febbraio 1872; dato poi in concessione alla Società di Credito Immobiliare e di costruzioni in Italia, passò in appresso alla Società Italo-Germanica, e finalmente alla Banca Tiberina. Le strade di esso furono tutte eseguite; e la fabbricazione n’è così avanzata, che in breve potrà dirsi intieramente abitato. Misura l’estensione di 40 ettari, potrà contenere ventimila persone, ed è circoscritto dalla via Venti Settembre, dalle mura orientali della Città, dalla via di Porta S. Lorenzo e dalle Terme Diocleziane, compresa la parte non assegnata alla edificazione. Col piano regolatore attuale non si portano variazioni in questo quartiere, ma solo si disegnano taluni complementi. In fatti il pomerio interno, che percorre colla larghezza di Met. 40 la fronte della caserma detta del Macao, e che ora termina colla strada estrema a Sud-Est del quartiere d’abitazioni, sarà continuato fino alla nuova Porta S. Lorenzo, da aprirsi