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Conclusione
L’esposizione critica di tutte le parti del vasto disegno per l’ampliamento e pel regolamento edilizio di Roma, speriamo che sia riuscita abbastanza chiara, da far comprendere all’Onorevole Consiglio, non solamente l’indole e lo scopo di tutte e singole le opere, ma anche il nesso che sì procurò avessero fra loro.
La Commissione crede che l’assieme delle proposte abbia il pregio dell’unità di concetto, e che soddisfi all’intento di poter gradatamente ottenere la desiderata trasformazione della Capitale del Regno, ed il suo ampliamento, rendendo la città capace di accogliere oltre 425,000 abitanti; nell’atto istesso che si provvede ai più imperiosi bisogni della circolazione, e si conserva alla vecchia città il suo carattere, rispettando e ponendo anzi in evidenza maggiore tutto ciò, che s’incontra di monumentale e di artistico. Certamente la mole dei lavori, ai quali darà luogo l’approvazione del descritto piano regolatore è di tale imponenza, da sgomentare qualunque pensi alla spesa relativa. Ma singolare condizione del problema! Ognuno che esamini partitamente il piano, passa a poco a poco dalla impressione della sua vastità alla convinzione, che esso pecchi piuttosto per difetto che per eccesso; e chi vorrebbe aggiungere una nuova strada, che pur sarebbe importante pel transito; chi stima sia stata troppo negletta la correzione di tanto irregolari strette o risvolte delle vie della vecchia città; chi desidera sia assegnata