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Progetto Narducci


Il signor Goffredo Narducci propone l’apertura di una strada ampia e retta, che congiunga il Campidoglio dal piede della sua gradinata al ponte S. Angelo. La prosecuzione della via Nazionale per via Cesarini incontrerebbe fra le piazze del Gesù e delle Stimate quel rettifilo e sarebbe dal medesimo sostituita. Diciamo subito che il concetto è nobile, e che a prima giunta fa una impressione favorevole. Analizzandolo però si avvertono gravi inconvenienti. Primo è quello di tagliare obliqua- per tutta la lunghezza sua la rete delle vecchie strade; dal che ne risulta una serie di triangoli e di figure assai irregolari, a destra ed a sinistra, con detrimento della buona distribuzione interna di tutte le case che fiancheggerebbero la nuova via, e col cattivo effetto di angoli o troppo acuti o troppo ottusi ad ogni crocicchio. L’altro inconveniente cagionato dalla direzione della linea, è la traversata obliqua del Circo Agonale, con danno evidente della euritmia di questa bellissima fra le piazze di Roma e del palazzo Doria-Pamphili, spezzato a mezzo, ed assai obliquamente per la continuazione della nuova strada. L’effetto dell’imponente e più artistico lato della piazza sarebbe irreparabilmente perduto. Inoltre la prossimità, e quasi il contatto della via d’Aracoeli coll’origine della grande arteria, genera nel separarsi delle due strade un angolo assai acuto; e uguale difetto si ripete al termine, quando la troppo attigua via di Panico sbocca sulla piazza di Ponte. Questi