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Infine la Commissione non può chiudere questo articolo senza far conoscere al Consiglio, che essa nel trattare dei lungotevere pose mente alla circostanza, che una parte di essi dovrà costruirsi in rilevato di qualche metro, rispetto al livello delle contrade circostanti; in ispecie sulla riva sinistra, fra ponte Sant’Angelo ed il Popolo. Per ovviare al pericolo, quantunque remoto, di una rotta, dove detti rilevati dovranno operare come veri e proprii argini, per contenere le piene del fiume, la Commissione stessa raccomandò alla Giunta, ed eguale raccomandazione propone sia fatta dal Consiglio, perchè d’accordo col Governo quei rilevati si colleghino alle strade ed alle parti più basse, con rampe di accesso e spalti presi a conveniente distanza, ed in modo da rimanerne rafforzati così, da togliere ogni più lontano sospetto di poca sicurezza.


I giardini e i viali di passeggio


Il piano regolatore provvede di giardini pubblici ogni nuovo quartiere di abitazioni, profittando di quegli spazi, che riuscirebbero per speciali condizioni disadatti ad essere fabbricati. Il Castro Pretorio, la prima zona dell’Esquilino, il versante del Quirinale volto ad Oriente, e quello del Viminale volto ad Occidente hanno il loro giardino già abbozzato sui piazzali delle Terme Dioclssiane. Le altre zone dell’Esquilino e l’Oppio lo avrebbero alle Terme di Tito, nell’altipiano comprezo tra le vie di S. Lucia in Selci, di S. Martino, delle Sette Sale e Labicana, ove occorre solo far piantagioni