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Ad ognuno dei ponti corrisponde poi una strada, tanto da una parte che dall’altra del fiume. Una traversa, che dalla via di S. Paolo passa pel Testaccio, e che da porta Portese va alla stazione di Trastevere, serve al ponte presso detta porta.
Dalla via di S. Teodoro un’altra strada, in parte allargata, in parte continuata fra case di poco valore, va al ponte Rotto, al quale nella riva opposta fa capo la via Longarina anch’essa allargata.
Al ponte Quattro Capi si accede dal Largo, che dovrà farsi attorno al Teatro di Marcello e ai Portici di Ottavia; e al di là del fiume nel piano regolatore vedesi segnata una via in parte nuova, che si dirige alla corte della Chiesa di S. Cecilia e continua per la via di San Michele fino alla porta Portese. La Commissione ha osservato, che con questo andamento si avrebbe a demolire la chiesuola di S. Benedetto in Piscinula, che vuolsi sia stata fabbricata ove era la casa paterna del titolare, che ha forma basilicale ed un campanile del decimoterzo secolo. Siccome lo spostare alquanto il tracciato della strada non presentava difficoltà, così si è fatta studiare una variante che passa a fianco della Chiesa di S. Benedetto, e non tocca la corte della Chiesa di S. Cecilia; quale variante si propone come linea definitiva.
Degli accessi al ponte alla Regola non occorre riparlare, facendo esso parte della grande arteria da porta del Popolo a porta Portese.
Per andare al ponte Sisto, il piano regolatore ripete il disegno, che fa approvato nel piano di massima del 1873. La traversa si distacca dalla via Nazionale a San-