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sapersi lasciar dietro, nel suo gabinetto, tutta questa plebe di larve, il letterato o lo scienziato, è un trionfo di grazia — Egli indora e rallegra la vita di coloro che lo attorniano e l’avvicinano.

Libero di queste preoccupazioni, quando trovasi in contatto con stranieri o nel mondo, l’uomo di lettere o di scienze, spoglia la persona sua vera e s’investe di una parte — cui egli rappresenta del resto con una abilità suprema. Ma, nel grembo della famiglia, in faccia della moglie — per la quale egli crea quella miriade di spettri, che debbe loro servire il pane quotidiano — ben pochi uomini di lettere o di scienze si smentiscono o si trasformano; ben pochi rinunciano al loro essere intimo e si addobbano di un carattere forzato, e fuori dell’elemento abituale in cui vivono; ben pochi insomma divengono commedianti al loro focolaio. L’uomo della sala da pranzo, l’uomo della camera da letto, resta spessissimo l’uomo del gabinetto dal lavoro. Ed e’ racconta a sua moglie la vita del suo pensiero e le gesta dei suoi fantasmi.

Se questa moglie è una donna superiore, se ama suo marito, ella interessasi a questa creazione quotidiana; invita suo marito a presentargliela, l’incita a parlare — accelerando così la procreazione. Ella l’aiuta dei suoi consigli — spessissimo eccellenti — Gli comunica le sue impressioni e le sue idee, non raramente giuste.

Una donna leggiera, una donna egoista, che vive in sè e per altrui, annoiasi dei vaneggiamenti, dell’idealismo di suo marito — se tuttavolta non ne diviene gelosa e se n’offende. Ella trovasi negletta. — Ella vede delle rivali nelle visioni di lui.

L’uomo di lettere, inoltre, à spesso dei doveri sociali, cui non può fare partecipare a sua moglie. Egli bazzica talvolta una compagnia ove una madre di famiglia si troverebbe fuori posto.

Sergio, capitano nella stampa quotidiana, lasciava dunque Regina assai soventi soletta, per delle lunghe sere, dopo aver passato tutto un giorno nel suo studio.

Egli vedevala per un istante all’ora dell’asciolvere; poi rientrando, ad un’ora del mattino, e’ sedeva alle sponde del letto di Regina e chiacchierava con lei fino alle tre.

Egli era obbligato a desinare in città parecchie volte