Pagina:Petruccelli della Gattina - I suicidi di Parigi, Milano, Sonzogno, 1876.djvu/229

— Ella se ne permette ben altro, eh! A sei chilometri di distanza, si trova un parco reale, con una foresta che si prolunga fin sotto le mura del giardino delle religiose — le quali ànno diritto di caccia nel bosco reale. Era il settimo mese dopo l’arrivo della regina nel regno. Ella si recò allora al Torrente dei Pini — ove ella cacciava negl’intervalli delle sue preghiere alla madonna della Scala. Al principio dell’ottavo mese, il re si rese anch’egli in quella residenza per cercarvi la regina, benedetta a dovere, e ricondurla nella capitale, dove ella avea il dovere di fare il suo parto — in presenza della Corte, dei corpi dello Stato, e della diplomazia.

— Che opulenza di sguardi per una giovine donna, in quella situazione delicata!

— Ebbene, la fatalità opinò esattamente come voi, forse, caro principe: perocchè essa volle evitare quella deboscia di occhi alla bella e giovane regina. Il fatto fu che, mentre un giorno ella cacciava quasi sola — lasciandosi dietro e ben lontano il suo seguito, secondo la sua consuetudine — il suo cavallo si abbattè a qualche centinaio di passi dal verziere delle religiose. La regina si trovò coricata per terra, ed il suo cavallo si allontanò al galoppo. Alla vista del destriero della regina corrente solo, gli staffieri ed i grooms di S. M., che l’avevano perduta di vista nei viali della boscaglia, si spaventarono. Si precipitarono tutti verso il luogo ove ella era scomparsa. E si finì per scoprirla, per terra, svenuta, pallidissima, ed un cotal poco sgraffiata qua e là.

— Che donna di genio! à conquistato la corona.

— Ne sareste voi innamorato, principe?

— Ne sareste voi geloso, monsignore?

— Quasi. La paura fu grande nel servidorame. Si raccolse la regina, cui si trasportò immediatamente nel convento, e si corse ad avvertire il re della disgrazia successa. S. M. sembrò fulminata. Credette tutto perduto. Si mandò a cercare il medico del villaggio vicino — il quale non potè giungere che molto tardi il dì seguente. La notte però la regina fu presa dalle doglie di un parto accelerato dalla caduta. L’è un aborto, dicevan tutti — senza escluderne la vecchia cameriera, anche un po’ levatrice — cui la regina aveva condotta dal suo paese — e compreso