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con una dignità tragica, che faceva fremere la deliziosa pelugine del suo labbro superiore; — io v’invito a colazione dopo domani, qui, con me; una colazione di due uova, che voi porterete nelle vostre saccocce, e di quattro biscotti, che io caccerò nelle mie.

— Mille grazie, Altezza. E che il buon Dio sia assai clemente e grazioso per mandarci del dessert dalla sua tavola.

— Voi siete un ghiottoncello, signor duca!...


La colazione ebbe luogo.

E due settimane dopo, fu celebrato il matrimonio della principessa Bianca con sua maestà Taddeo IX — rappresentato dal marchese delle Antilles.


IV.

Ove si vede che chi comanda non suda.

Cinque anni sono scorsi dall’asciolvere della principessa Bianca col duca di Balbek nella galleria delle due cascate.

Grandi avvenimenti sono occorsi.

Claudio III è morto.

Il duca di Balbek è ambasciatore di suo figlio, re Comodo V, presso la Corte delle Tuileries1.

La principessa Bianca à sposato re Taddeo IX, il cui regno à subito gravi prove.

Il principe Alessandro di Lavandall è sempre incaricato dall’imperatore Nicola di quelle funzioni misteriose che toccavano al mondo dei saloni di Parigi, alla polizia politica ed all’alto intrigo diplomatico. E’ scriveva sempre allo czar di quei ghiotti spacci, cui Federico II, Caterina II, Luigi XVIII gustavano con tanto appetito — la petite presse all’uso delle teste coronate!

  1. Scommettiamo che qui si tratta di Ferdinando II di Napoli, fratello di Cristina.

    (Nota dell’Editore)