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Amarlo! ciò avrebbe potuto sembrare una menzogna, e di già il principe Pietro la reputava un’ipocrita.

Allora Maud gli raccontava tutte le fasi che la sua passione aveva traversate, tutte le crisi che aveva subite, a come, infine, di un tratto, questa passione anonima — o piuttosto che aveva preso tutte la maschere — erasi trovata amore.

L’accento di questa lettera era così semplice, sì vero, sì toccante, ch’e’ sarebbe stato impossibile di scorgervi un dissimulamento. Il bagliore era così abbarbagliante, ch’e’ sarebbe stato d’uopo esser di macigno per non esserne rischiarato, riscaldato, trasportato.

Il dottore non sospettava guari che macchina infernale e’ rinchiudeva nel suo portafogli!1

Qualche giorno dopo, e’ partì.

Era verso la fine di novembre. La stagione diventava fredda e pluviosa. Non più caldo sole; non più canto di uccelli; non più farfalle e fiori nel giardino il giorno, e stelle nel cielo la notte.

Maud, che abbisognava di tutte queste cose — che sono il sorriso della natura — era triste; e la loro assenza diminuiva altresì l’efficacia dei suoi bagni elettrici. Ella si cacciava nelle stufe per vedervi ancora delle foglie e dei fiori e saturarsi dei loro languidi profumi.

Come tutte le inglesi, ella folleggiava per i profumi.

Il profumo è il bacio, nella creazione.

Ella sosteneva di già la scossa della sua serie n. 10.

Il quinto giorno, Maud si rese nel gabinetto di suo marito e vi cercò l’apparecchio cui il dottore le aveva indicato. Ma era troppo pesante per le sue forze. Chiamò un domestico, segnalò la cassa delle pile alla scritta n. 10, e gli ordinò di trasportarla nel suo boudoir.

Fu obbedita all’istante.

Ella precedè il domestico.

Questi rimpiazzò la serie n. 10 della principessa con quella n. 10 del principe, ed uscì.

La giornata scorse nella tristezza e nel silenzio.

Sarah era andata a Parigi per far delle compere. Ella ritornò la sera, portando un numero del Corsaire, nel quale

  1. Vedere: Diana, seconda serie dei Suicidi di Parigi.