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lungo, molto lungo, lunghissimo, quasi altrettanto lungo che quello dell’ex Imperatrice dei francesi. Quando parlava, la sua bocca era una cascata a getto continuo.
— Ebbene, signor marchese, eh! l’abbiamo scappata bella. Voi direte alla Camera che io ho fatto ammirabilmente il mio dovere, eh! Cosa posso fare adesso per servirvi, eh!
— Andate a farvi..... No, prendete carta ed inchiostro, e scrivete.
Il capitano andò giù a cercare quello che occorreva e ritornò. Io gli dettai una protesta in regola. E’ scrisse.
— Ora, gli dissi io quando egli ebbe finito, portate codesto in mio nome al giudice di pace.
— All’istante, signor marchese. Il mio figlio vi conosce. Voi direte alla Camera che io sono un buon patriotta, eh! Come vi ho protetto! Vi bisogna altro?
— Mandatemi tutto ciò che è necessario qui: un letto prima d’ogni cosa.
— Vostro umilissimo servitore, signor marchese. Vi manderò da pranzo da casa mia....
— Non andare ad intossicarmi, per lo meno, vecchio galuppo! Va, va.
Lo spinsi.... e caddi affranto sur uno sgabello.