Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/266

e diviene la baia di Onemene. Il 13 marzo, infatti, eravamo nel paese abitato dagli Tsciuktscia-Onkiloni, Tsciuktscias sedentari, mentre i nomadi, i Tsciuktscias a renne, sono accampati nella parte montagnosa della contrada, al nord-ovest del mar Glaciale.

Per quale considerazione mi era io deciso a recarmi in questa contrada, piuttosto che sulle sponde del mar Pacifico, o nella Cina, traversando il deserto?

Per le seguenti principalmente:

Io dovevo incontrare meno agenti russi sulla mia via; questa via, nel verno, era quasi sempre letto di fiumi e superficie di laghi gelati; arrivato nel golfo di Anadyr, io aveva tre probabilità di salvamento: o traversando durante l’inverno, in slitta, gli ottantaquattro chilometri che separano l’Asia dall’America, il capo Orientale dal capo del Principe di Galles, vale a dire lo stretto, come fanno ogni anno gli Tsciuktscias, che si dedicano al commercio; o, traversando lo stretto durante l’estate, approdare all’isola delle Spezie, e recarmi di là nell’America russa, come fanno nelle loro cattive baydares gli Tsciuktscias, intrepidi marini; ovvero io poteva, arridendomi la fortuna, trovare un baleniere americano od inglese, venuto alla pesca della morsa, dell’orso bianco, del vitello marino e della balena, abbondantissimi in que’ paraggi alla rottura dei ghiacci.

Questa parte della costa nord-est dell’Asia è più popolata, precisamente perchè gli anfibi e le balene la frequentano di più.

Avrei potuto avventurarmi nell’America russa e nelle regioni dei Samoiedi, quando l’avessi voluto, in due giorni; ma ciò era quello che mi conveniva meno. La mia speranza era proprio d’installarmi a