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vinetta, i cui connotati corrispondono a quelli di vostra sorella.

— Che posso farci?

— Voi, niente. Ma io debbo fare ciò che la prudenza esige in queste circostanze: io vi arresto, e scrivo al governatore di Jakutsk per domandargli delle istruzioni.

Io era fulminato. Nonostante feci uno sforzo su me stesso, e risposi:

— Voi compirete il vostro dovere come l’intendete. Ma nel medesimo tempo che il corriere porterà le vostre lettere al governatore di Jakutsk, egli porterà altresì la mia protesta contro la violenza che mi fate, e i miei dispacci al ministro della marina, in cui gli racconterò gli ostacoli che un esaule si permette di opporre ai suoi ordini. Non vi sarà che un anno perduto e qualche migliaio di rubli sciupati pel Governo; ma, al postutto, io mi riposo.... ed avrò l’onore di fare il vostro ritratto.

L’esaule, a sua volta, mi sembrò perdere staffa. Io aveva aperta la breccia; perciò continuai:

— Infrattanto, mentre il vostro corriere si reca a Jakutsk, io vi consiglio ad occuparvi dei preparativi pel mio viaggio — di cui intendo, del resto, compensarvi largamente. Vorrei arrivare allo stretto di Behring prima del mese di giugno, onde non essere per via divorato dai tafani.

La venalità dei funzionarii russi è proverbiale in Europa, a causa dell’impudenza ch’essi vi mettono. La parola ricompensa suonò dolce all’orecchio dell’esaule.

Eravi nella stanza ove parlavamo un vecchio prete, che, senza lo strepito e la iattanza dei missionari