Pagina:Petruccelli Della Gattina - Le notti degli emigrati a Londra, Milano, Treves, 1872.djvu/134

Il 10 ottobre, ebbe luogo il pellegrinaggio a Horodlo, ove s’era compiuta l’unione della Lituania e della Polonia. Ciò poteva dare origine ad una carneficina. Il generale Chrustef, uomo dabbene, lasciò celebrare una messa fuori della città, sopra un altare improvvisato. Lasciò sventolare quaranta bandiere, rappresentanti tutte le provincie dell’antica Polonia, intorno all’immenso vessillo, che portava le armi unite della Lituania e della Polonia.

Lasciò arringare la folla da un prete basiliano del rito greco-unito, il quale, chiudendo, si volse verso il pennone, e sclamò: «Uccello senza macchia, aquila bianca, che un dì distribuisti corone e non ne hai più per te, librati al dissopra dei tuoi fratelli, e va ad annunziare ai quattro angoli del mondo che tu respiri ancora! Cònvoca i tuoi figli, i tuoi emigrati, gli antichi tuoi difensori, e mostra loro il cammino. Tu soffrirai, tu soffrirai molto...; ma un giorno ti alzerai più alto, più alto ancora che nel passato, e spiegherai le tue ali come per benedire la nazione, libera alfine!»

L’ultima manifestazione doveva aver luogo il 15 ottobre per la celebrazione di una festa religiosa in onore di Kosciusko. Il 14, lo stato d’assedio fu proclamato. Forse il conte Lambert, il quale era succeduto al generale Suchozanett come luogotenente, ne aveva ripugnanza. Certo è che gli uomini del vecchio partito russo, che lo circondavano, ve lo decisero. Lo stato d’assedio però non poteva spaventare un popolo, che guardava in faccia la morte con fanatismo voluttuoso.

Dalle sette del mattino, le chiese rigurgitavano di cittadini, le donne a bruno, gli uomini, come sem-