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scappa dalle Pentite, è segno che il pentimento l’annoiava, che la penitenza la seduceva poco; in una parola, che la grazia del padre Cutillo non era stata per lei la grazia efficace.

— Dunque?

— Dunque, poichè la polizia ha perduto le sue tracce ed essa ha interesse a sapere ove la si nasconde, a causa degli oggetti portati via senza permesso, vuol dire che Giuseppina vive modestamente in qualche angolo colla figlia.

— Ciò non è proprio la conseguenza assoluta di queste premesse, esclamò Bruto: ella potrebbe aver trovato qualche canonico che ne abbia fatto una monaca di casa.

— No, replicò don Gabriele: c’è la ragazza di dodici anni che guasta l’ipotesi. Se ne avesse sedici, potremmo fabbricare un’altra supposizione.

— Ne ha diciotto all’ora che siamo, mi pare.

— Sì, ma procediamo per ordine. Bisogna trovare la prima orma del selvaggiume, poi seguirla.

— Concludiamo dunque.

— Ebbene, c’è una polizia, caro mio, che è al di sopra di tutte le polizie del mondo.

— Quale?

— Quella del papa.

— Per bacco! gridò Bruto. Ti prendo a volo.

— Allora, è detta. Questa donna ha bisogno di religione, ci creda o no, per mascherarsi e per vivere. Queste esistenze finiscono sempre alle sagrestie. Le donne non vivono che di due cose: di virtù, malamente; di peccato, spesso