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belle come amazzoni e sopratutto più complete di quelle.

— Ma, senza piaggiarvi, signor conte, chi dei tre valeva meglio, il priore, il seminarista, o voi? domandò il carceriere in capo.

— Che? Ci poteva, dunque, essere un sol punto di paragone tra quei due gaglioffi, rozzi, noiosi contadini e me? Ma il seminarista si era costituito spia della dama e le denunziava le infedeltà del marchese. Il priore usava della malìa misteriosa del confessionale, cui ognuno si spiega, cui i mariti soli non comprendono e consegnano le loro mogli all’incanto.

“Il priore non aveva alcun modo di vedere Cecilia in casa, perocchè il geloso seminarista la vigilava come un eunuco.

“Infine, quando Dio volle, la missione terminò ed i missionari partirono per Spinoso. Il priore si finse ammalato per restare indietro e ritornare al convento di Padula. Mandò il suo terziario a preparargli la cella.

“Due ore dopo, ei partì pure. Il marchese, che la notte innanzi si era imbragato in non so quale orgia contadinesca, russava a gonfie vele. Cecilia si alzò ed ordinò di allestire il suo cavallo, per andare a passeggiare, ciò ch’ella, con grande scandalo delle signore del paese, faceva di sovente.

“Io mi era recato alla caccia dal lato del Faggeto. Dopo aver camminato tutta la mattina, mi riposava sotto un faggio, quando, dietro una ridotta di spine nere, mi sembrò udire un pigolìo di voci e di baci. Non sapendo cosa fosse mi sguizzai carponi sotto il roveto, ventre