Pagina:Petruccelli Della Gattina - Il sorbetto della regina, Milano, Treves, 1890.djvu/156

non presto la mia mano e la scienza a simili opere.

— Qual, è dunque, il vostro consiglio, signore?

— Arrestarsi sulla via intrapresa e lasciar operare la natura.

— Non corre pericolo per ora?

— Le sono stati dati dei rimedi violenti, che hanno cagionato indubbiamente un principio d’infiammazione. Forse ciò svanirà da sè; ma sarebbe meglio venire in aiuto alla natura con dei calmanti e dei rinfrescanti.

— Io scaccio il dottor Tibia, signore. Continuate a prestar le vostre cure a mia figlia.

— Non posso. Ho la disgrazia di non andarle a genio; e, le ripeto, mi ha congedato.

— E se fosse lei che vi richiamasse?

— Rifletterei, rispose Bruto alzandosi e salutando in atto di partire.

Il conte l’accompagnò fino alla porta e gli disse:

— Dottore, sapreste dirmi qual è la prima virtù d’un medico?

— La discrezione, rispose Bruto ed uscì.

— Grazie! gli gridò il conte.