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Non l’ho mai veduto affliggersi per la morte di chicchessia. Mente, come sua madre dice, un'Ave Maria. È grave, parla poco, non va mai a messa, giuoca alle carte, ha una bella fisonomia ed un corpo solido; è infingardo come un vescovo. La sua vocazione è, dunque, predestinata.

Pieno di questa magnifica idea, mastro Zungo si alza, si veste, mette il suo panciotto alla rovescia, dimentica la cravatta, rimbocca le maniche fino al gomito, afferra la sua berretta, il piatto di stagno, la busta dei rasoi, un pugno di tele di ragno, e via! Allo spuntar del giorno, il primo colpo di rasoio toccava al mento del maestro di scuola, il sergente Sacco-e-Fuoco.

Seguiamolo, o meglio, precediamolo.