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PARTE SECONDA




CAPITOLO PRIMO.


Il conte Ruitz de Llamanda.


Sono proprio desolato di trovarmi in contraddizione con un personaggio così rispettabile come la madre di Lena, la quale pretendeva che i Ruitz fossero baroni alla corte e conti in città.

La verità è che il personaggio, che abbiamo intraveduto nel precedente capitolo, non era nè barone nè conte, che non era neppur Ruitz, ma Luitz e che Llamanda era una parola di cui amava poco l’ortografia e la pronunzia. Ciò che aveva indotto questo onorevole teutono a darsi questo feudo in Ispagna e a permettersi questa leggera alterazione ortografica nel suo nome, era stato uno scherzo della regina Urraca, spagnuola, la quale una volta aveva detto che bisognava bene che un giorno o l’altro lo facesse barone, perchè egli le ricordava il conte Ruitz