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CAPITOLO XII.


Ciò che ci cerca e ciò che non si cerca.


Quella istessa mattina verso le dieci, un uomo molto avanzato di età e considerevolmente maltrattato dalla fortuna si presentava al vico Pellari, numero 3.

Aveva una benda di seta verde sull’occhio sinistro; balbettava, zoppicava e sopra una faccia troppo matura, sfoggiava un paio di mustacchi neri, che prendevano a gabbo i suoi capelli grigi. Portava brache di cotone quondam azzurro, una giubbetta di velluto di cotone una volta nero, una cravatta di cuoio a mo’ dei soldati, un panciotto di piqué, una volta giallo, a punte scure e un copricapo che tirava al rossiccio pei lunghi servigi prestati.

Questo personaggio salì la scala mandando una quantità di sospiri e trascinando la sua gamba dritta con visibile stento. Malgrado ciò, arrivò senza accidenti al settimo piano, e si fermò sul pianerottolo per prender fiato. Si trovò di faccia ad un uscio aperto ed in mezzo ad un monte d’immondizie.