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XXVII ed ultimo.

Il vescovo del diavolo.


Il suicidio di Bambina passò inavveduto. Non vi era a Napoli, a quell’epoca, medico del municipio della polizia per constatare il decesso, ed il parroco trovava sempre buone, naturali ed opportune le morti ove eranvi dei funerali da celebrare.

Quando Don Diego mise il piede in casa sua, Bambina si decomponeva, dopo quattro giorni in una specie di nicchia, cui lady Keitk le aveva comperata, in una cappella di Confraternita al cimitero.

Bambina aveva letto in qualche libro, od aveva udito raccontare da suo fratello, gli effetti dell’avvelenamento per mezzo della morfina, a proposito della singolarità di questo tossico, il quale uccide l’uomo e non uccide il coniglio, neppure ad alte dosi. Il coniglio l’elimina per la secrezione urinaria. Ella aveva calcolato sur una morte relativamente dolce, lenta, senza sofferenze atroci, senza le convulsioni che deformano, dopo aver