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ove l’ordine di arresto del marchese di Tregle, del colonnello Colini, del barone di Sanza era dato alla data stessa di quel dì.

Ciò era convenuto tra il colonnello e lui, essendosi preveduto un tradimento, e quanto prezioso fosse non compromettere il ministro.

— Se sono scoperto, aveva detto il marchese fin da principio, vi consegno al carnefice, ove non possa altrimenti salvarvi.

— Sia pure, aveva risposto il Colini, purchè meniate a fine l’impresa.

Alla vista dell’ordine d’arresto così in regola, il re guardò il principe di Schwartzemberg e conservò il silenzio. Salendo nella propria carrozza, lasciata più lontano, il re disse al marchese:

— Tu sei un fedel servitore, marchese, ma tu giuochi una partita pericolosa. A domani.

E si separarono.