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I delegati di Foggia e di Reggio ritirarono la loro opinione precedentemente espressa, ed aderirono alle conclusioni di Don Diego. Tiberio protestò a nome del comitato, radicalmente contrario a questa dottrina. Si passò oltre, si stava per procedere alla scelta di colui a cui incomberebbe l’esecuzione del terribile mandato, quando un grido risuonò nella camera, seguito dalla parola: la polizia!

Tiberio e Don Diego riconobbero Bambina.

Bambina li aveva riconosciuti.

Secondo gli accordi presi col principe di Schwartzemberg, Bambina alle dieci della sera, aveva messa una lampada sulla finestra della sua camera per indicare che la riunione aveva luogo. La sua camera sporgeva sulla strada, ove si apriva il gran cancello della villa. Di dietro la persiana chiusa ella aveva visto venire i congiurati, li aveva scorti circolare nel giardino, poi scomparire nel padiglione, ove i membri del comitato, che visitarono lady Keith, li avevano raggiunti. Da lungi, al cancello mal rischiarato nel giardino avvolto interamente, nelle tenebre, ella non aveva potuto distinguere alcuno, nè fra i delegati, nè fra i visitatori della padrona della casa. Ma quell’affluenza straordinaria di persone, la loro attitudine, le avevano confermato che la riunione si assembrava. Il suo cuore battè con violenza!

Da quattro giorni ella discuteva la sua condotta in sè stessa e traversava tutte le fasi del rimorso e della speranza, del male che probabilmente ella faceva a taluni, del bene che per fermo ella operava in pro’ di suo fratello. Ella si era dette tutte